Via Longo, a metà luglio liberata la metà degli alloggi

TERAMO – Via Longo: entro metà luglio il Comune conta di liberare i primi 46 alloggi. Il Protocollo d’intesa tra l’Ente e l’Ater per l’avvio del progetto di housing sociale è stato approvato, con i soli voti della maggioranza, in Consiglio comunale. In sostanza il Comune cederà all’Ater la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, affidando le manutenzioni e la riscossione degli affitti. Le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi resteranno invece di competenza comunale. “Quello che abbiamo approvato – spiega l’assessore all’Urbanistica Tassoni rappresenta un primo e fondamentale passaggio per accedere al fondo di housing sociale e poter realizzare l’importante intervento di riqualificazione di via Longo attraverso l’abbattimento e la ricostruzione delle palazzine. Si tratta, inoltre, di una scelta nata dalla mancanza di fondi comunali per le manutenzioni del patrimonio edilizio: noi non abbiamo più trasferimenti dagli Enti sovraordinati per questo settore, mentre l’Ater dispone delle risorse necessarie”. Ma tra i banchi dell’opposizione le perplessità sono molte. Una delle più importanti riguarda il futuro degli inquilini degli appartamenti che dovranno essere liberati. “L’80% circa – ha specificato Tassoni – resterà in via Longo o nelle prossimità, nessuno sarà obbligato a lasciare il proprio alloggio, stiamo trovando delle soluzioni per ogni inquilino”. Secondo Valdo Di Bonaventura (Idv) però i 46 alloggi in cui collocare temporaneamente i residenti delle case popolari di via Longo non ci sono e non saranno pronti a breve. “Si è parlato delle case in via Acquaviva e piazza Donatori di sangue, ma si tratta di immobili da ristrutturare e i lavori dureranno almeno due anni”. Anche il Pd ha espresso molti dubbi. “Dalla convenzione portata in Consiglio – afferma Manola Di Pasquale – non si capisce a che titolo cediamo questo patrimonio immobiliare e per quanto tempo né è specificato il valore degli immobili”. Sandro Santacroce (Rifondazione comunista) torna invece sul tema inquilini. “Ad oggi – sottolinea – gli inquilini non sanno con precisione dove andranno, molti non hanno dato la loro adesione, come si farà a farli spostare?”. Il sindaco Maurizio Brucchi ha sottolineato l’interesse pubblico del progetto. “Si tratta – ha affermato – di una grande opportunità, che non possiamo perdere, il programma di housing infatti coinvolge anche la Cassa depositi e prestiti, che rappresenta una garanzia, e altri Enti pubblici. Progetti analoghi sono stati messi in campo solo a Milano e Bari. In parte sono già stati trovati degli accordi con gli inquilini. Quello che abbiamo approvato è un atto propedeutico per poter avviare le procedure per accedere al fondo di housing sociale. E’ importante sottolineare che le case di via Longo necessitano di importanti interventi di recupero, se aspettiamo ancora qualche anno sarà la Asl a decretare l’inagibilità di quegli immobili”.